Da quando è nata la cantina di vinificazione, l’idea alla quale fanno riferimento tutte le persone che lavorano in azienda è stato quello di produrre uva e vini rispecchiando e soprattutto rispettando il bellissimo territorio di cui facciamo parte e nel quale viviamo. Il punto di partenza è stato quello più ovvio, ma spesso il meno scontato: il vigneto.

Dopo aver sistemato gli appezzamenti a pergola degli anni ’70, ne sono stati creati altri a guyot. Fin da subito è stato abbandonato il classico diserbo chimico in favore di un meno impattante diserbo meccanico. Nel 2013 è partita la sperimentazione alternativa all’uso di insetticidi contro l’insetto più dannoso della vite, la tignoletta. Visto l’enorme successo, la lotta chimica è stata completamente abbandonata.

Parallelamente a questo percorso che vede al centro il vigneto, anche in cantina si è lavorato per migliorare le performance in termini di emissioni. Nel 2012 è stato infatti completato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, consentendoci di risparmiare circa 30t di CO2 emesse all’anno. L’energia del sole viene inoltre sfruttata anche per la produzione di acqua calda, che copre circa l’85% delle necessità di cantina.

Nel 2015, come evoluzione naturale di questo processo volto alla diminuzione al minimo dei prodotti fitosanitari e ad un più elevato rispetto ambientale, è stato avviato l’iter di conversione totale dell’azienda da agricoltura convenzionale a biologica.

L’annata 2018 vede l’imbottigliamento della prima linea interamente BIO dell’Azienda Agricola Ronca.